Review: SURF, a visual exploration of surfing


SURF, a visual exploration of surfing
Steffen Mackert
Editore: Die Gestalten Verlag Berlin, 2005
160 pagine (colori), hardcover
Lingua: Inglese
ISBN: 3-89955-090-0


E’ un dato di fatto ormai accettato, il surfing è un movimento subculturale. Come altri pochi sport hanno saputo fare, il surfing è un fenomeno che al di la del gesto sportivo viene stereotipicamente rappresentato dal mondo esterno con un’immagine altamente illustrativa ed iconica schiava di se stessa. Profondamente radicato nel tessuto sociale è soggetto a rifletterne i rapidi cambiamenti. SURF, a visual exploration of surfing ne è la chiara dimostrazione. Rivoluzionando il concetto di libro inteso come supporto per la parola stampata e rifiutando nella maniera più assoluta l’utilizzo del mezzo fotografico come rappresentazione visiva, SURF, a visual exploration of surfing è un libro che racconta il surf attraverso l’illustrazione grafica. Come sottolinea l’autore Steffen Mackert, “La comunicazione è qualcosa che funziona meglio senza le parole, e il mondo nel quale viviamo oggigiorno non potrebbe essere più complesso e complicato di quello che è. Allo stesso tempo il surfing è un qualcosa che può essere spiegato e descritto solamente superficialmente. E’ straordinariamente complesso e troppo internalizzato per essere approcciato in qualsiasi altra maniera. Per questo motivo ho provato ad affrontare e a risolvere il problema di rappresentarne il contenuto utilizzando un approccio differente. A prima vista potrebbe sembrare forse ancora più complicato di quello che dovrebbe. Questo perché un importante elemento su cui si basa il libro è la metafora.”
Tuttavia, nonostante i buoni propositi e l’approccio originale, lo scopo prefisso è raggiunto solo a metà: sfruttando una grafica moderna e bicromatica, dove i colori principalmente utilizzati sono le scale di marrone e di azzurro, SURF presenta al lettore una carrellata superficiale di quelli che sono i temi del surf in maniera poco più approfondita di quello che potrebbe fare un manualetto illustrativo didattico per principianti. Curato nell’impaginazione e ben confezionato in una bella copertina cartonata in tessuto, l’apparenza farebbe aspettare qualcosa di più. I temi trattati spaziano in maniera poco approfondita e schematica dai rudimenti tecnici per la scelta delle tavole all’abbigliamento, dalla meteorologia allo stretching, dai consigli per destreggiarsi fra le schiume ai consigli tecnici. Eccessivamente improntato sull’approccio moderno tipico della shortboard, SURF soffre in maniera troppo lampante degli stereotipi dell’acerba cultura surfistica nordeuropea (il libro è edito in Germania) in apparente contrasto con l’attuale movimento internazionale intento a riscoprire le radici del soul. Se ciò sia dovuto ad approccio troppo moderno e visionario per il momento attuale o sia semplicemente un peccato di inesperienza editoriale solo il tempo potrà dircelo.
© marco matteucci

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