Review: Shadow Lines MOVIE

Titolo: Shadow Lines
Scritto: Marco Rizzo (Dr.Ank)
Produzione: Dr.Ank Surfboards / SeaBrothers MediaLab
Lingua: Italiano
Durata: 30'
Genere: Documentario
Supporto: DVD
Anno: 2007


In cucina ci sono piatti che piace mangiare solo per far gioia al palato, altri che oltre al gusto piacciono anche alla salute, e fanno bene allo spirito. Così è anche nel mondo dei surf movies, documenti che oltre alla bellezza delle immagini hanno il potere di aprire un capitolo... e far bene allo spirito.
Signore e Signori, Shadow Lines è servito.

Non nascondiamo che fin da quando qualche mese fa, in occasione del Surf Expo 2007 di Roma (vedi intervista Dr.Ank Surfboards), siamo stati informati del progetto da Marco Rizzo in persona, shaper titolare del brand Dr.Ank Surfboards, siamo rimasti incuriositi dall'originalità dell'iniziativa e allo stesso tempo affascinati dalle sue potenzialità: all'epoca, infatti, si parlava della produzione di un film girato quasi completamente in Mediterraneo con alcuni dei personaggi italiani più carismatici e polivalenti, in grado di utlizzare indifferentemente longboards, retro fish ed egg: un film, insomma, che al di la della promozione del marchio Dr.Ank Surfboards, fosse dedicato completamente alle tavole retro e alle atmosfere degli anni '70.

Innegabilmente l'idea di Marco sulla carta nascondeva un qualcosa di innovativo e di inedito, almeno nel panorama italiano, una di quelle intuizioni che ti fanno sobbalzare sulla sedia e ti fanno tutto a un tratto prendere coscienza che la crescita del panorama surf italiano verso quella maturità sociale e, perchè no, economica d'oltreoceano non è solo un sogno cullato nella mente dei più romantici ma, finalmente, una realtà, viva.

Ma da lì alla realizzazione, è proprio il caso di dire "c'è di mezzo il mare"...

Poco dopo si vocifera del coinvolgimento, in fase di produzione (montaggio per la precisione), del label pisano SeaBrothers MediaLab... ma non si hanno altre indiscrezioni e il tempo passa...

Quand'ecco che finalmente, a fine Novembre, arrivano gli inviti per partecipare alla "prima" del film, a porte aperte, come nella migliore tradizione; alimentata dalle prime indiscrezioni e dalle prime immagini rubate la curiosità cresce mano a mano che ci si avvicina al 23 Dicembre 2007, data in cui la produzione ha fissato la "contemporanea" in ben 4 differenti location ai quattro angoli della penisola.
E così armati di cotanta curiosità ci presentiamo al Borderline di Pisa.

Quella che segue è una "recensione" della premiere.

Buona lettura.

23 Dicembre 2007, BorderLine - Pisa: Anteprima "Shadow Lines"

Non c'è che dire, la Dr.Ank Surfboards per l'occasione ha fatto proprio le cose in grande: t-shirt, cappellini, spille e DVD omaggio, persino un cocktail di benvenuto per gli ospiti. In una atmosfera informale ed allegra, si respira tuttavia un po' di tensione fra i diretti interessati; ed è comprensibile: lo sforzo economico ed umano della produzione è finalmente sottoposto al giudizio più severo, quello del pubblico.

Quand'ecco che finalmente, dopo una breve ma sentita introduzione, si alza il sipario...

Il film, o meglio il cortometraggio vista la durata di 30 minuti, raccoglie il meglio del materiale girato dalla crew negli ultimi anni. Già il titolo lo lascia intuire, Shadow Lines, linee d'ombra, è un tributo di uno shaper alle proprie creature, una dedica di chi ha fatto della passione per le tavole retrò, longboard, fish o egg che siano, una professione.

Incentrata principalmente sul Mediterraneo, con una peraltro ottima digressione finale sulle coste atlantiche del Marocco, la pellicola ci mostra le avventure acquatiche di quattro amici, uno shaper e il suo "quiver". Il cast annovera atleti del circuito nazionale dall' indubbio talento come Alessandro Ponzanelli e Matteo Mastino affiancati da personaggi forse meno conosciuti ma comunque dotati di straordinario carisma e stile: David Pecchi, Vincenzo Ingletto e ovviamente il patron Marco Rizzo alias Dr.Ank.

Accompagnati integralmente dalla colonna sonora a base di Ray Daytona, The Zen Circus, Prabhat e Duo Oblivion, si parte dalla bellissima Sardegna, passando da Santa Caterina, Sa Mesa Longa, Capo Mannu e Chia, per approdare alle coste africane della Tunisia e infine del Marocco atlantico.
Le riprese sono a cura di Tommy Lopez mentre il montaggio è stato curato da Antonio Schipa per conto di SeaBrothers MediaLab, la fotografia è a cura di Cristian Corradin.

Man mano che la pellicola si dipana si assiste ad un crescendo della misura delle onde e della loro qualità: forse un po' sottotono la sezione sarda, sicuramente immortalata non al meglio delle sue condizioni, sporca la sezione tunisina per via delle avverse condizioni meteo/luce; bellissima invece la parte centrale e finale dedicata al Marocco, ai suoi colori e ovviamente al suo mare.
E' proprio in questa sezione che, aiutato da una colonna sonoro azzeccatissima, un Alessandro Ponzanelli fino ad adesso rimasto un po' in disparte riesce a tirar fuori su tutti quell' eleganza e quello stile pulito cui ci ha abituato: che siano fish retro o longboards è lui l'indiscusso protagonista quando si tratta di comunicare il "glide feeling".
Una nota di apprezzamento va rivolta a David Pecchi per la versatilità e la polivalenza nell'utilizzo di tutti i tipi di tavola in tutte le condizioni: le sue "figure" sono una vera gioia per gli occhi e richiamano di primo acchito alcune immagini sbiadite dei film primi anni '60 (come dimenticare il quasimoto?).

Da un punto di vista puramente tecnico le riprese sono complessivamente buone, con l'unica eccezione della Tunisia sopra menzionata, così come estremamente interessanti sono le sequenze "camera in acqua" in particolar modo per quanto riguarda i bellissimi spezzoni girati sul deck del longboard che rendono il giusto onore al cross-stepping e ancora una volta strizzano l'occhio alle sequenze iniziali di Matt in "Un Mercoledì da leoni".
Considerando che anche nelle migliori condizioni è molto difficile tirar fuori 30 minuti di buon surf da riprese girate in Mediterraneo non possiamo che complimentarci con l'immane lavoro compiuto in fase di montaggio da Seabrothers MediaLab, forse avremmo gradito qualche passaggio un po' meno brusco fra una sezione e l'altra soprattutto per quanto riguarda la colonna sonora ma in ogni modo il lavoro è nel complesso ottimo.

In conclusione, nonostante nel panorama italiano siano già stati effettuati tentativi in questa direzione, Shadow Lines rappresenta il primo, vero, tributo cinematografico al surf in Mediterraneo e senza alcun dubbio il più grande e riuscito sforzo produttivo mai compiuto in questo settore.
Il risultato sarà presto a disposizione di tutti gratuitamente a partire da Marzo/Aprile 2008 con la distribuzione nei migliori surf shop.


Per il popolo dei surfisti italiani, divoratore di produzioni d'oltreoceano, Shadow Lines rappresenta un piacevolissimo riscatto, la dimostrazione di una forte identità nazionale che si muove e cresce, seppur fra mille limitazioni e difficoltà tecniche e sociali, uno spunto che mi auguro serva da stimolo per tutte le altre produzioni future e che dimostra ancora una volta che anche noi "piccoli" tavole e film li sappiamo fare, e li sappiamo fare bene.

Marco Matteucci



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